Assalto all'avvenire. La casa di via Francalancia
Il titolo, senza dubbio accattivante, non deve trarre in inganno. L'opera non racconta storie di guerra popolate da eroi che, baionetta in canna o bomba a mano tra i denti, si guadagnano la gloria sul ciglio di una trincea muovendo all'attacco di un nemico.
Il titolo, senza dubbio accattivante, non deve trarre in inganno. L'opera non racconta storie di guerra popolate da eroi che, baionetta in canna o bomba a mano tra i denti, si guadagnano la gloria sul ciglio di una trincea muovendo all'attacco di un nemico.L'assalto all'avvenire che Nello Riscaldati ci propone è più semplicemente il nostro quotidiano esame di maturità , esame difficile ma obbligatorio per tutti, talora facile da superare talvolta difficilissimo. L'assalto all'avvenire è l'assalto al giorno dopo, l'assalto alla fine del mese, l'assalto alla vastità di una notte insonne, al pensiero per chi se ne è andato o per chi non arriva, è l'assalto alla solitudine, alla crisi depressiva, al dolore, all'immensità delle paure notturne, all'attesa dello squillo di un telefono, ai segreti del passato, ai misteri del sottosuolo, ai rumori lontani, ai progetti rimandati, ai perché, ai sogni e via dicendo. Ma certamente è anche quello che si combatte quando si va alla ricerca di un lavoro o si è in attesa di una diagnosi, di una lettera o del risultato di un esame.
E in queste occasioni siamo tutti eroi perché il vivere stesso è già di per sé un atto di eroismo. Per nostra fortuna durante queste battaglie siamo, o ci sentiamo, tutti giovani perché sappiamo che solo alla giovinezza si addice l'audacia di combattere le guerre infinite.
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